Al centro della cosiddetta isola Grecanica, sorge il Castello Normanno di Bova risalente al secolo XI, posto in una posizione egemone da cui domina l’intera vallata sulla quale sorge l’antico borgo dell’omonima cittadina.
Poche sono le tracce che ci consentono di stabilire una ricostruzione storico-architettonica del sito in questione, le fonti a nostra disposizione ci dicono che il castello fu costruito in epoca Normanna e rafforzato dagli Aragonesi.
Gli ambienti pervenutici sono dislocati su tre livelli: al piano inferiore “un salone” al quale si accedeva attraverso un “corridoio”; al piano superiore le due stanze e ancora più in alto una piccola cappella con pianta rettangolare e coperta con volta a botte e affrescata, di cui restano ancora le tracce.
Addossate alle mura del castello vi erano le mura di cinta della cittadina di Bova di cui faceva parte la Torre Parcopia ancora oggi esistente. La Torre, costruita nel X secolo, è posta ad ovest rispetto all’abitato e al castello e presenta una forma unicircolare con anello basamentale più ampio di diametro, in pietra e mattoni, la parte superiore invece è stata costruita con una muratura mista fatta di pietre e cotto.
Diverse leggende locali sono legate alla vita di questo castello: pare che su di un macigno, tra le rovine del maniero, è ancora visibile l’orma del piede di una donna che la leggenda vuole sia appartenuto alla Contessa Matilde di Canossa la quale aveva ricevuto il castello dal Pontefice Gregorio VII. Se l’orma corrispondeva con quella di una fanciulla quest’ultima avrebbe scoperto di discendere dalla famiglia della Contessa.
Un’altra leggenda parla dell' ”Orma della Regina”: secondo la leggenda, se il piede di una fanciulla avesse combaciato perfettamente con quello della Regina la roccia si sarebbe aperta facendo scoprire a quest’ultima il tesoro custodito.