I colori che vi faranno compagnia durante la visita alla Certosa di Serra S. Bruno sono il bianco della tonaca dei monaci certosini e il verde degli alberi secolari nei quali è immersa questa oasi di pace.
La certosa di Serra S. Bruno è uno dei luoghi di spiritualità più famosi al mondo immerso fra le montagne delle Serre calabresi, luogo sacro dove si è pervasi da una strana sensazione di quiete che raramente si rivela altrove.
L’Abbazia, che vanta una storia millenaria, è stato il primo convento certosino in Italia e fu fondata da Bruno di Colonia nel 1090. Il Santo cercava un luogo silenzioso, immerso nella natura incontaminata per ritirarsi a vita monastica e dedicarsi alla contemplazione del mistero di Cristo e lo trovò in Calabria nei rilievi coperti di boschi che gli furono donati dal conte Ruggero d’Altavilla.
Il clima mite, l’aspetto delle colline che dolcemente si vanno innalzando da tutte le parti, la ricchezza di fiumi e ruscelli sono le parole con cui lo stesso S. Bruno descrive il paesaggio dove avrebbe trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita e proprio qui fondò l’eremo di Santa Maria del Bosco e poco più a valle il monastero di Santo Stefano.
Ancora oggi, chi viene a Serre si ritrova immerso in un’aurea di insolita pace e misticismo. I certosini sono soggetti alla rigida regola monastica della clausura. L’Abbazia ospita anche una biblioteca, non visitabile, che contiene più di 25.000 titoli e rappresenta un affresco di rilevante importanza della storia spirituale e non della Calabria. A distanza di due km sorge la Chiesa di Santa Maria, ricostruita dopo il terremoto del 1793 e la grotta dove Bruno pregava e dormiva.
Il Museo della Certosa ospita oggetti d'arte che documentano l'iconografia di San Bruno e la storia artistica del monastero. Si tratta di un ponte con il “mondo reale” che accoglie i pellegrini e turisti in uno spazio di riflessione e di conoscenza. Visitarlo significa ripercorrere il cammino del Santo dalla Francia alla Calabria e varcare idealmente le soglie di un mondo quasi inaccessibile. In 20 ambienti sono fedelmente riprodotti i luoghi dove si svolgono le loro giornate; il chiostro, la cappella le celle in cui dormono, pregano e consumano, in totale solitudine, i pasti.
All’interno sono presenti diversi pannelli e un filmato multimediale che la semplice quotidianità di quest’ordine.